Al Festival del Sarà Lino Del Cioppo, il CEO di Key Partner che sogna un Molise leader nel campo della trasformazione digitale
Lino Del Cioppo, Presidente e Amministratore Delegato di Key Partner, società specializzata nella Digital Transformation, Cyber Security e management consulting e nella fornitura di prodotti proprietari in ambito ICT. Dopo le aperture delle sedi di Roma e Milano, Del Cioppo nella sua Termoli ha aperto un Hyperautomation Hub per applicare progetti di automazione dei processi delle imprese. Forte è la partnership con l’Università del Molise per formare e impiegare i giovani talenti del Sud.
Key Partner è in costante crescita di fatturato (+20% Y/Y negli ultimi 3 anni) e, di conseguenza, è alla continua ricerca di nuovi talenti da assumere. Oggi conta oltre 250 dipendenti nelle sedi di Roma, Milano e Termoli. Il suo mercato di riferimento sono le grandi aziende operanti nei settori più disparati: dalle utility, alle telco, dal retail, ai media e dalle assicurazioni fino al finance. Nell’ultimo anno anche alla PA, dove contribuirà alla digitalizzazione di processi chiave per il nostro Paese.
Grande attenzione è riservata alle risorse umane. Con un’età media di 33 anni, quasi tutti laureati in materie STEM, anche in considerazione del recente ampliamento dell’offerta di servizi in ambito di cyber security. E proprio a Termoli questi giovani talenti potranno trovare lavoro perché l’azienda ha portato in Molise le attività tecniche a maggior potenziale, con l’obiettivo di mantenere qui il valore per far crescere la regione anche sul lato It. In tal senso la collaborazione con l’Università degli Studi del Molise è strategica. Dal prossimo anno accademico (2023/2024) l’Università del Molise porterà la triennale di informatica proprio a Termoli per sfruttare al meglio la presenza all’interno del territorio di una realtà come quella di Key Partner, che sarà protagonista direttamente con proprie docenze nell’erogazione di percorsi formativi.
Del Cioppo sul palco del Festival del Sarà porterà la sua testimonianza per dimostrare che studio, voglia di innovazione e collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, possono essere un modello che consente anche i piccoli territori considerati marginali in Europa di competere in ambito tecnologico con i colossi americani e cinesi.
Fonte: www.primonumero.it
