In platea nell’aula Nassirya al Senato della Repubblica anche il sindaco reggente della città, Vincenzo Ferrazzano, oltre a tanti rappresentanti del mondo dell’industria e dell’energia.
Un disegno di legge che ha tra gli obiettivi anche quello di formare una nuova cultura, relativa alla sostenibilità ambientale legata ai temi della mobilità. È stato presentato oggi nella Sala Nassirya del Senato il ddl per l’istituzione della Capitale Italiana della Mobilità Sostenibile: un progetto bipartisan nato su iniziativa dei senatori Costanzo Della Porta ed Etel Sigismondi (di Fratelli d’Italia) insieme al senatore Michele Fina, tesoriere del Partito Democratico.
Tutti e tre oggi, 12 dicembre, erano presenti per illustrare l’idea che approderà presto in Commissione Ambiente. A moderare i vari interventi, anche in video, che si sono susseguiti, Antonello Barone, ideatore del Festival del Sarà – Dialoghi sul futuro che tanta parte, nelle 8 edizioni della kermesse che si tiene d’estate a Termoli, ha avuto nella costruzione di una nuova idea di città ed economia sostenibile (anche per quanto riguarda l’automotive).
Presentato dunque quello che è, ed è stato definito, un disegno di legge snello, che consta di sei soli articoli e che nel primo dà appunto a Termoli l’onore e l’onere di essere la Capitale Zero della Mobilità sostenibile, essendo l’unica città italiana (ne sono complessivamente 3 in tutta Europa) che ospiterà una gigafactory. L’Acc ha scelto infatti la località molisana per realizzare, con un investimento di oltre 2 miliardi, nella sede della ex Fiat (ora Fca) la fabbrica di batterie per le auto elettriche.
Sulla falsariga di quanto avviene per la Capitale italiana della Cultura, e dunque mutuandone le principali caratteristiche relative al bando, alle Capitali della Mobilità sostenibile, di volta in volta individuate, andrà un milione di euro. A vincere sarà il progetto migliore come da valutazione di una apposita commissione.
Per il senatore molisano – peraltro sindaco del piccolo borgo di San Giacomo degli Schiavoni che ha ottenuto un finanziamento europeo per divenire smart city e affrancarsi dal carbone – si tratta di “un nuovo capitolo per un futuro sempre più verde, all’insegna del rispetto dell’ambiente. Questo lo spirito che ha animato il Disegno di legge per l’istituzione della Capitale italiana della mobilità sostenibile. Ci confrontiamo con una visione di città sostenibile, intermodale, vivibile, a misura d’uomo. Diamo quindi forma legislativa a un’idea, incardinata in commissione ambiente. Quest’idea nasce con un confronto sulla nascita a Termoli della prima Gigafactory italiana per la produzione di batterie per veicoli elettrici, passando dunque da un automotive puro a un automotive 5.0. Per quest’anno possiamo dunque considerare Termoli la Capitale zero di questa avventura. Come step del progetto, seguirà poi la gara per l’assegnazione di un milione di euro per l’attuazione del miglior progetto nel campo della mobilità sostenibile. Puntiamo molto al coinvolgimento degli enti locali e delle istituzioni scolastiche”.
A ‘benedire’ l’iniziativa tanti tra parlamentari – anche da Dubai dove si sta tenendo la Cop28 sul clima – nonchè amministratori di città italiane sicuramente più avanti nella costruzione di una mobilità cittadina più green. In platea anche il sindaco reggente di Termoli, Vincenzo Ferrazzano, oltre a dirigenti della fabbrica Momentive del Nucleo Industriale cittadino. Presente anche il magnifico rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, che ha rinnovato (come fatto quest’estate in occasione del festival termolese) il sostegno – in termini di formazione – per quello che sarà sempre più un hub dell’automotive e della sua ‘versione’ meno impattante sul clima.
Tommasso Pavoncello, Head of Public Affairs & Communication Italy ACC, rappresentante della joint venture (nata 3 anni fa) tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, si è collegato in video proprio da Termoli confermando come entro inizio anno si darà il via ai lavori. “Siamo orgogliosi e responsabilizzati per la scelta ricaduta su Termoli, città che sarà protagonista nel ridefinire la mobilità del futuro”.
“Questa iniziativa – ha detto Antonello Barone – coinvolge la società civile, l’accademia, gli stakeholder, istituzioni, sindaci, le comunità e l’imprenditoria. Stimoliamo una riflessione su cosa oggi significhi vivere la città, nell’ambito del futuro della transizione energetica”.
“Questo disegno di legge si inserisce nel tema della mobilità sostenibile, argomento che coinvolge i settori della salute dei cittadini, dell’occupazione, dei territori – il commento di Michele Fina, del PD. Una legge che, quando vedrà la luce, innescherà anche una sana competizione tra le città italiane sul tema, sempre più dirimente, della mobilità sostenibile.
Fonte: www.primonumero.it