Il ‘dirigente di idee’, l’uomo simbolo della rinascita della Reggia di Caserta a Termoli per il Festival del Sarà
Mauro Felicori, ex direttore generale della Reggia di Caserta e da qualche mese commissario straordinario della Fondazione Ravello, sarà ospite del Festival del Sarà nella seconda serata. Con lui si parlerà di bellezza e di Made in Italy oltre che di rilancio dei siti culturali, materia in cui lui non ha eguali.
Il manager culturale più ‘chiacchierato’ degli ultimi anni sarà a Termoli in occasione del Festival del Sarà, nella serata del 25 luglio in cui si parlerà de ‘La Bella Italia. Storie di brand, storie di successi’. E non si può non parlare di successi riguardo a Mauro Felicori, ex direttore generale di quel gioiello italiano che è la Reggia di Caserta ed ora commissario straordinario della Fondazione Ravello, quella che quest’anno si appresta ad organizzare la 67esima edizione di uno dei festival musicali più suggestivi d’Italia, il Ravello Festival appunto.
Lui, Mauro Felicori, nato a Bologna nel 1952, è stato per decenni dirigente pubblico a cominciare dal Comune di Bologna, dove dall’86 e fino a qualche anno fa si è occupato di politiche giovanili, di sviluppo delle produzioni artistiche e di turismo. Laureato in Filosofia all’Alma Mater del capoluogo emiliano, si è poi specializzato in Economia della cultura e politiche culturali. Manager e promotore di importanti progetti non solo a livello italiano, Felicori si è sempre distinto per la sua visione pioneristica e le sue iniziative non convenzionali. Tanto per citarne qualcuna, quella del Cimitero monumentale della Certosa di Bologna che poi ha portato alla fondazione, da parte sua, dell’Associazione dei cimiteri monumentali europei, ambito nel quale ha condotto esperienze all’avanguardia di applicazione di ICT ai beni culturali.
Docente nelle Università di Genova, Udine e Bologna e autore di numerose pubblicazioni, ha un curriculum lunghissimo ma l’esperienza più importante è riconducibile a quei tre anni (da ottobre 2015 a ottobre 2018) alla guida della Reggia di Caserta, incarico per il quale è stato nominato dall’allora ministro Dario Franceschini. Lui non si definisce esperto d’arte ma “dirigente di idee”. E per le sue idee non passa di certo inosservato.
Il suo mantra è dare uno stile imprenditoriale al settore pubblico e in questo senso parla di rivoluzione manageriale/imprenditoriale. Naturalmente per lui non fanno eccezioni i beni culturali rispetto ai quali ha affermato: “Il sistema dei Beni Culturali deve produrre più ricchezza. Il fatturato di un museo non è solo quello che si guadagna, è quello che la gente impara, il piacere che prova, cose non calcolabili in denaro”.
I suoi ritmi lavorativi sono tipici delle aziende private tanto da essere finito nel mirino dei sindacati per il ‘troppo lavoro’. Anche Treccani ha inserito nel 2016 il nome di Felicori nel ‘Libro dell’anno’ col titolo “L’uomo che lavorava troppo”.
Nel 2018 ha lasciato per pensionamento obbligatorio l’incarico alla Reggia con questi risultati: le visite nella residenza reale più grande al mondo sono passate dalle 497.197 del 2015 alle 683.070 del 2016 per arrivare alle 838.654 del 2017. Se non sono raddoppiate poco ci manca.
Osannato da taluni come manager di altissimo profilo, che ha saputo dare lezioni su come rilanciare un sito culturale, sprezzantemente criticato da talaltri con l’accusa di aver fatto della Reggia di Caserta una sorta di centro commerciale. Roberto Saviano ha detto di lui: “Di Felicori mi interessa il modo di comunicare perché è una comunicazione concreta e quindi è una comunicazione vincente. Non promette cambiamenti ma cambia le cose in tempi reali e poi ne commenta i risultati”.
Ma veniamo ad oggi. Nel gennaio 2019 il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca lo nomina commissario straordinario della Fondazione Ravello, da tempo subissata di critiche a causa di scontri, tensioni, incarichi d’oro e soprattutto spettatori in calo. Così la Regione ha pensato proprio a lui, reduce dagli straordinari successi di visitatori e visibilità della Reggia di Caserta. Per la Fondazione Ravello e per il suo pregiato festival lui è chiamato ad organizzare la 67esima edizione che si svolgerà, come di consueto, nella straordinaria Villa Rufolo con un palco sospeso sul Golfo di Salerno (foto sopra di ravellofestival.com). Riuscirà a replicare i numeri da capogiro della residenza reale più grande del mondo? A Ravello ci sperano.
Intanto il 25 luglio Mauro Felicori sarà a Termoli per portare la sua esperienza e le sue idee al pubblico molisano.
A cura di Roberta Morrone – www.primonumero.it