Verso la Gigafactory di Termoli: a fine 2023 la prima pietra, annunciate nuove prospettive occupazionali
Il direttore dello stabilimento di Rivolta del Re Davide Guerra ha illustrato in sintesi il cronoprogramma del polo produttivo di batterie elettriche sottolinenando anche nuove possibilità lavorative per il territorio. A un anno dall’annuncio in piazza Duomo, la conferma e i dettagli. Apprezzato dal manager anche il ruolo dei sindacati, giudicato “costruttivo”.
Un anno fa l’annuncio della Gigafactory a Termoli, oggi la conferma e i dettagli sia dal punto di vista della scelta del Gruppo volta alla mobilità sostenibile (con la spinta dei fondi del Pnrr) e un primo cronoprogramma sulla tempistica di realizzazione del polo che, a Rivolta del Re, produrrà batterie elettriche per autovetture.
Davide Guerra, il direttore dello stabilimento ex Fiat di Termoli, è tornato sul palco di piazza Duomo, ospite (tra i più attesi) della settima edizione del Festival del Sarà ideato da Antonello Barone, che vede tra gli sponsor partner privati di punta (oltre alla Regione ci sono aziende come TeamSystem e la Molisana) e che ha messo insieme, in tre serate riuscite e particolarmente agganciate all’attualità e agli scenari nazionali e internazionali, oltre trenta relatori per discutere di presente e futuro.
Guerra ha illustrato il piano di trasformazione della fabbrica metalmeccanica che ha fatto la storia industriale del territorio in modo sintetico ma chiaro. “Nel 2022 e nel 2023 – le sue parole – si lavorerà sulla parte burocratica e amministrativa della Gigafactory, poi ci sarà la posa della prima pietra, immagino verso la fine dell’anno prossimo”.
Si avvicina l’obiettivo che ha tenuto col fiato sospeso famiglie, sindacati e lavoratori. Un obiettivo inserito in un più vasto programma di trasformazione della mobilità generale che mette al centro sistemi di approvvigionamento alternativi. E che scommette sulla ricerca. “Grande attenzione – ha detto ancora il direttore di Stellantis – sarà data al tema della ricerca”. Il manager ha confermato che Stellantis investirà sia nella ricerca del prodotto che nella formazione. Aggiungendo che il dialogo iniziato e portato avanti anche con la parte sindacale ha avuto un ruolo costruttivo. “I rapporti con i sindacati sono splendidi, tutti avvertono una grande responsabilità e sanno l’importanza di un dialogo sereno e compartecipativo”.
Guerra ha anche aperto alla speranza di nuove prospettive occupazionali. “Lo stabilimento di Termoli ha un suo indotto costituito e consolidato, ma dovrà convertirsi e dovremo rilanciare qualcosa di nuovo. E nell’ambito della creazione di un indotto nuovo ci sono opportunità anche per chi oggi non ha legami con Stellantis ma potrebbe averli”.
“Quello che sembrava un sogno – ha detto aprendo i lavori della serata Roberto Di Pardo,presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Termoli (Cosib) e sindaco di Petacciato – si sta realizzando, grazie anche alla Regione Molise che ha risposto al bando”
“Termoli – ha aggiunto il sindaco della città adriatica Francesco Roberti – può diventare un punto di riferimento delle nuove tecnologie a livello europeo. Non è una fortuna o un caso se Stellantis ha deciso di investire a Termoli. La governance francese ha apprezzato la città perché negli anni si è distinta per la classe operaia, i dirigenti e i tecnici, ritenendo che sia un stabilimento all’altezza della nuova sfida per una idea di sviluppo sostenibile”.
Questo sotto che riproponiamo è l’articolo scritto da Primonumero un anno fa, dopo la garanzia fornita da Davide Guerra fatta proprio al Festival del Sarà.