DIALOGHI SUL FUTURO / VIII edizione. 21/23 LUGLIO 2023 | HOME | CONTATTI | PRESS |

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Comunicati e News dal Festival del Sarà
19
Lug

Al Festival del Sarà Giuseppe Caporale presenta il libro “Ecoshock. Come cambiare il destino dell’Italia al centro della crisi climatica”

Giuseppe Caporale, direttore dell’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia, è stato giornalista di Repubblica ed autore del film documentario pluripremiato “Colpa Nostra”. Ora è in libreria con il suo nuovo libro edito da Rubettino, più attuale che mai. Caporale spiegherà sul palco del Festival del Sarà la sfida che attende l’Italia rispetto agli scenari climatici futuri nell’area mediterraneo, proprio in questi giorni nei quali stiamo registrando nuove temperature record.

Nel libro di Caporale pagina dopo pagina si documentano tutti i rischi che l’impatto del cambiamento climatico avrà sull’Italia, una delle prime vittime in Europa del riscaldamento globale. Caporale ha ascoltato decine di esperti e analizza oltre novanta dossier, essendosi recato nei luoghi dove gli effetti del cambiamento climatico hanno già prodotto gravi stravolgimenti.

Gli scenari climatici futuri prevedono che già nei primi decenni del XXI secolo si verificheranno cambiamenti significativi nel clima dell’area mediterranea, in particolare in Italia, rispetto al periodo di riferimento del 1961-1990. Tra il 2021 e il 2050 si prevede un aumento della temperatura di 1,5°C in inverno e di quasi 2°C in estate, con una conseguente diminuzione delle precipitazioni di circa il 5% in inverno e il 10% in estate. E nel nostro Paese le previsioni sono anche peggiori: alla fine del XXI secolo l’aumento sarà di oltre 5°C nell’Italia settentrionale in estate e di circa 3°C nell’Italia meridionale in inverno. Su gran parte del nostro territorio le precipitazioni medie diminuiranno in estate del 30% e ci sarà maggiore probabilità di ondate di calore.

“Il Covid, la guerra in Ucraina e i disastri idrogeologici che si susseguono sullo sfondo del problema dei problemi, ossia il cambiamento climatico, producono un sinistro senso di accerchiamento che dà nuova dimensione, intima e antropologica insieme, a un’altra parola: crisi – afferma Caporale -. È come se questo stato di emergenza permanente stesse diventando la nostra condizione abituale”.

Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori minacce globali alla salute del XXI secolo. L’Italia e l’intera area del Mediterraneo hanno già superato 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali. E le gravi conseguenze della crisi climatica si sono già innescate. Infatti le piogge sono in diminuzione, specialmente nei periodi estivi, in tutto il Mediterraneo. Tutta l’Europa è a rischio ondate di calore e incendi, che creeranno problemi non solo alle popolazioni ma anche agli ecosistemi.
“È la pioggia la nostra chimera, come le oasi nel deserto – sottolinea Caporale -. Ma non possiamo restare fermi a pregare che arrivi. Non possiamo restare a guardare perché l’immobilismo ci condannerà. La scienza e l’economia ci forniscono le informazioni e gli strumenti di azione/reazione. Ma, al fondo di ogni impegno, deve esserci una capacità di assimilazione umanistica del problema, una predisposizione etica e il giusto spirito di sacrificio. A imporcelo non è un’ideologia, ma la fredda realtà – conclude Caporale -. Bisogna mettere in sicurezza la fragile Italia subito. Bisogna fare quello che si fa quando la Storia ci chiama: prendere il coraggio con le mani e fare la cosa giusta. Solo questo. Sembra poco. Ma invece è tutto”.

La sostenibilità potrà essere garantita alle future generazioni solo se sapremo adattarci e mitigare gli effetti che in due secoli di industrializzazione il genere umano ha prodotto.

Fonte: www.primonumero.it