DIALOGHI SUL FUTURO / VIII edizione. 21/23 LUGLIO 2023 | HOME | CONTATTI | PRESS |

Press

Comunicati e News dal Festival del Sarà
17
Lug

Al Festival del Sarà Rossella Ghigi, l’accademica che insegna come la sostenibilità passi anche da educazione di genere e lotta alla discriminazione

Rossella Ghigi, professoressa associata di Sociologia all’Università di Bologna, è stata inserita dal settimanale L’Espresso tra i dieci professori italiani emergenti di economia e diritto. La fotografia di una generazione di docenti ordinari e associati che parlano di temi nuovi ed emergenti nella società italiana: dai cambiamenti climatici, alle piattaforme digitali fino, appunto, al divario di genere.

Rossella Ghigi insegna educazione di genere, discriminazione, stereotipi, disuguaglianze. Diritti riproduttivi, modifiche corporee. Si muove su temi che investono la vita delle giovani generazione e che stanno modificando la contemporaneità sociale e i suoi valori. Dunque temi di grande attualità. Oggi è professoressa associata di Sociologia all’Università di Bologna dopo un percorso di studi di rilievo, tra cui un DEA a l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi.

È co-fondatrice e responsabile scientifica del Centro Studi sul Genere e l’Educazione dell’ateneo emiliano. Fra le sue numerose pubblicazioni spicca il saggio scritto insieme a Roberta Sassatelli dal titolo “Corpo, genere e società” (il Mulino). “Se i nostri corpi non sono mai inerti o neutri, sono continuamente intessuti di relazioni di potere”, dice Ghigi: “I corpi sono politici. Il corpo e il potere sono intimamente legati: sui corpi si gioca tanta parte di quanto, nel quotidiano, segna le disuguaglianze”.

Nella serata dedicata al tema della sostenibilità sul palco del Festival del Sarà il contributo della Ghigi s’incentrerà proprio sul tentare di comprendere come non vi può essere una vera sostenibilità anche sociale se pezzi della comunità vengono e si sentono discriminati per la loro identità di genere. Le diseguaglianze si alimentano anche a causa di una relazione alterata che la società produce attraverso la creazioni di stereotipi sul corpo e la conseguente critica automatica a modelli diversi. Temi su quali l’Europa resta all’avanguardia in termini di riflessione e di ampliamento della sfera dei diritti e che restano invece spesso dei tabù per quegli stati, come la Cina, che negano i principi democratici e liberali.

Fonte: www.primonumero.it