DIALOGHI SUL FUTURO / VIII edizione. 21/23 LUGLIO 2023 | HOME | CONTATTI | PRESS |

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Comunicati e News dal Festival del Sarà
24
Lug

I tanti volti della sostenibilità, dal turismo del Sud alle disuguaglianze: “Il clima mite del Mediterraneo sarà un ricordo”

Chiusura in bellezza per l’ottava edizione del Festival del Sarà in Piazza Duomo con contributi sul cambiamento climatico, le nuove mete turistiche e la rigenerazione urbana

Parola d’ordine sostenibilità. Questo è stato il tema della terza e ultima serata dell’ottava edizione del Festival del Sarà che si è concluso ieri 23 luglio nella splendida cornice di Piazza Duomo a Termoli. Di grande interesse i vari interventi che si sono susseguiti durante la serata condotta con la solita maestria da Antonello Barone, ideatore del festival.

Dopo i focus su geopolitica e tecnologia venerdì e sabato, la serata di domenica è stata dedicata al tema sempre più attuale della sostenibilità, declinata in vari modi, da quella ambientale a quella sociale. A portare il pubblico subito dentro un tema che riguarda tutti è stato il giornalista Giuseppe Caporale, Direttore dell’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e autore del libro Ecoshock.

Il clima mite del Mediterraneo sarà un ricordo” ha detto davanti alla piazza che boccheggiava per l’ennesima notte tropicale di questo luglio caldissimo. “Un anno e mezzo fa ho sbattuto contro una notizia enorme. Il Mediterraneo è un acceleratore del cambiamento climatico e si sta scaldando più del 20% in più rispetto al resto del mondo. Questo è un fatto, il cambiamento climatico è una realtà. Ho unito alle interviste a circa 50 climatologi le mappe del rischio idrogeologico dell’Italia che è un Paese fragilissimo“.

La previsione di Caporale è che “vivremo come un pendolo dal caldo estremo ad altri eventi estremi”. Quindi ha parlato dei due ambiti in cui si può intervenire, la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico. “Per mettere in sicurezza il territorio occorrono 26 miliardi di euro. Questa è la priorità che andava fatta ieri”.

Folgorante l’intervento dell’imprenditrice Emma Taveri, già assessora al turismo del Comune di Brindisi e oggi Ceo di Destination Makers. “In due anni e tre mesi abbiamo trasformato Brindisi in una delle venti destinazioni al mondo per il lavoro da remoto secondo Airbnb. Abbiamo puntato su una nuova narrativa e non sulla promozione. Il turismo di massa non è sostenibile mentre si aprono grandi opportunità per lavorare alla costruzione di città sostenibili, inclusive e smart”. Da Antonello Barone una battuta. “L’anno prossimo si vota a Termoli, hai impegni?”. E lei, convinta delle potenzialità del Meridione, ha risposto sorridendo: “Brindisi”.

Per Andrea Ruckstuhl, che con la società australiana Landlease si occupa di rigenerazione urbana e si sta concentrando sulla rigenerazione dell’area Expo 2015 che diventerà un Polo Universitario, “la sostenibilità parte dall’ascolto e se non è sentita ha poca durata. Il ritorno non deve essere solo economico ma anche ambientale e sociale”.

Si è concentrata sul tema delle disuguaglianze la professoressa in Sociologia all’Alma Mater Studiorum di Bologna Rossella Ghigi.Il nostro è il Paese delle tre G delle disuguaglianze, vale a dire geografiche, generazionali e di genere”.

“La sostenibilità è donna” secondo Stefania Farina che si occupa proprio di sostenibilità per il Salone Internazionale del Libro di Torino. “Oggi questo tema è strategico mentre prima era poco sentito – ha proseguito -. I giovani hanno idee chiare sulla sostenibilità mentre bisognerebbe lavorare di più sulla nostra generazione“.

In video intervista ha portato il suo contributo alla discussione Enzo Manes, molisano a capo della Fondazione Dinamo. “La sostenibilità deve essere prima sociale e poi ambientale. Mi interessano le ingiustizie sociali che vanno se non eliminate almeno attenuate. Uno dei lavori del futuro – ha predetto – sarà sicuramente quello del terzo settore”.

Ancora una volta il Festival del Sarà si è confermato occasione di confronto e di scambio, utile per far crescere l’intera comunità. Peccato che ancora una volta gli amministratori locali abbiano mancato l’appuntamento, quasi come se la sostenibilità, ma anche la geopolitica e la tecnologia, non fossero temi che toccano Termoli e il Molise.

Fonte: www.primonumero.it